La riunione tra Arbitri di Bergamo e Allenatori di Bergamo, tenutasi alla palestra Excelsior nella serata di mercoledì 08/10, è stata di sicura utilità per i pochi allenatori presenti (non più di una ventina) che si sono confrontati con il gruppo arbitri di Bergamo, numerosi e attenti alle innovazioni del regolamento per la stagione 2008/2009 illustrate da Coffetti e Peliccioli.
Con la collaborazione di Andrea Schiavi, relatore e portavoce del CNA alla riunione, riportiamo qui di seguito quanto è emerso dalla discussione:
Lo scopo di questi cambiamenti è quello di rendere più facile l’intendimento delle regole, di bilanciare al massimo le opportunità tra la squadra in difesa e quella in attacco e di rendere il gioco più dinamico e spettacolare.
Queste le variazioni specifiche.
Art. 4.3 DIVISE DI GIOCO. La disposizione che permetteva di indossare t-shirts, indipendentemente da come fossero, sotto la maglia di gioco, non è più valida. (Si potranno indossare sotto maglie dello stesso colore delle maglie da gioco solo dietro prescrizione medica e/o comunque "invisibili" dall'esterno)
Art. 25.2.3. GIOCATORE CADUTO SUL TERRENO. Diventa legale l’azione di un giocatore che cade a terra e scivola sul terreno, mentre trattiene la palla tra le mani. (Si potrà quindi recuperare un pallone, scivolando, ma rimene invariata la regola che se si rotola viene commessa comunque infrazione di passi. E' possibile per un giocatore che ha recuperato la palla scivolando, palleggiando rialzarsi in piedi.)
Art. 28.1.3. PALLA IN ZONA D’ATTACCO. E’ specificato che, oltre ai casi già previsti, la palla è da considerarsi nella zona d’attacco di una squadra, durante un’azione di palleggio dalla zona di difesa in attacco, quando ambedue i piedi del palleggiatore e la palla sono a contatto con la zona d’attacco. (Praticamente se un giocatore mentre sta palleggiando supera con un piede la linea di metà campo e torna indietro non è più campo. Anche se lo fa con un piede e la palla. Se un giocatore giocatore supera la linea con un piede e ferma il palleggio è considerato in attacco e quindi non potrà più tornare indietro o passare la palla nella sua metà campo difensiva)
Art. 30.1.2. RITORNO DELLA PALLA NELLA ZONA DI DIFESA. Non è più considerata violazione il caso del giocatore che, saltato dalla sua zona di attacco, acquisisce un nuovo controllo di palla per la propria squadra, mentre è in aria, e poi atterra nella sua zona di difesa. (Chiaro)
Art. 31. INTERFERENZA SUL TENTATIVO DI REALIZZAZIONE E SUL CANESTRO. Un giocatore commette interferenza sul canestro (e non più una semplice violazione) in tutti i casi in cui, con la mano, attraversi il canestro da sotto e tocchi la palla, comprese le situazioni di rimbalzo, passaggio, etc…
Art. 36.1.4. FALLO ANTISPORTIVO. Se un giocatore difensore causa con un avversario un contatto da dietro o lateralmente in un tentativo di fermare un contropiede e non vi siano avversari tra l’attaccante e il canestro avversario, tale contatto deve essere giudicato come antisportivo. (Ci siamo in parte adeguati al calcio. Il concetto sembra essere molto vicino al fallo da ultimo uomo. Ma attenzione, se un giocatore è lanciato in contropiede non deve subire fallo per avere fischiato un fallo antisportivo a proprio favore, ma basterà un semplice contatto. La differenza in questo senso sembra notevole. L'azione di contropiede con la conseguente penalità finisce nel momento in cui il giocatore che sta conducendo il contropiede inizia la fase di tiro - esempio terzo tempo. Praticamente mentre palleggia non posso nemmeno sfiorarlo, quando inizia il terzo tempo posso...).
Art. 38.3.1. FALLO TECNICO. Un fallo tecnico potrà essere sanzionato ai danni di un giocatore per il suo eccessivo agitare dei gomiti (uso minaccioso, senza contatto). (Basterà fischiare però subito i contatti dopo un rimbalzo che per la maggior parte delle volte generando frustrazione, inducono il lungo di turno a farsi largo con i gomiti).
Art. 50.2. ADDETTO ALL’APPARECCHIO DEI 24 SECONDI. L’addetto all’apparecchio dei 24 secondi fermerà e resetterà a 24 secondi la propria attrezzatura, con i display spenti, in tutte le situazioni in cui la palla tocchi l’anello della squadra avversaria, a meno che la stessa non si blocchi sul sostegno del canestro.
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